Fino a poco tempo fa, la maggior parte delle valutazioni dell’impatto del cambiamento climatico sul settore alimentare e agricolo si è concentrata sulle implicazioni per la produzione e l’approvvigionamento globale di cibo, con meno considerazione per le altre componenti della catena alimentare. Questa attività prende in considerazione una visione più ampia ed esplora i molteplici effetti che il riscaldamento globale e il cambiamento climatico potrebbero avere sui sistemi alimentari e sulla sicurezza alimentare.
I recenti cambiamenti climatici stanno già avendo ripercussioni – dallo scioglimento dei ghiacci, alla mancanza di precipitazioni, all’aumento del livello del mare sulle coste di tutto il mondo.
Terremoti, inondazioni, siccità e altri disastri naturali rappresentano varie minacce e sfide per i piccoli produttori e i più poveri, poiché spesso non dispongono delle risorse per rispondere alle crisi o per proteggersi da esse.
Il cambiamento climatico sta causando sempre più frequenti ed estreme catastrofi naturali in molte parti del mondo.
Diversi studi sottolineano gli effetti negativi che il cambiamento climatico ha sulle colture alimentari: le colture vengono distrutte o rovinate e il sistema alimentare mondiale deve gestire e far fronte a una carenza di risorse. Il cambiamento climatico e i suoi effetti sul sistema alimentare sono un problema serio per molti agricoltori e per le comunità più povere, poiché essi non sono in grado di prevedere i segnali del cambiamento climatico e, in molti casi, la stagione di crescita si accorcia e subisce un’interruzione. È probabile che ciò comporti un aumento del numero di persone che soffrono di fame acuta o cronica.
In che modo il cambiamento climatico provoca scarsità di cibo?
Il cambiamento climatico influirà su tutte e quattro le aree della sicurezza alimentare: la disponibilità di cibo, l’accessibilità al cibo, l’utilizzo del cibo e la stabilità dei sistemi di produzione alimentare. Avrà un impatto sulla salute umana, sui mezzi di sussistenza, sulla produzione e sui canali di distribuzione del cibo, oltre a modificare il potere d’acquisto e i flussi di mercato. I suoi effetti saranno sia a breve termine, a seguito di eventi meteorologici estremi più frequenti e più intensi, sia a lungo termine, a causa del cambiamento delle temperature e delle precipitazioni.
Le persone che sono già vulnerabili e precarie dal punto di vista alimentare saranno probabilmente le prime ad esserne colpite.
I sistemi di sussistenza basati sull’agricoltura, già vulnerabili all’insicurezza alimentare, sono esposti al rischio immediato di un aumento del mancato raccolto, di nuovi tipi di parassiti e malattie, della mancanza di sementi e di materiale da semina adeguati e della perdita di bestiame. Le persone che vivono sulle coste e nelle pianure alluvionali e in montagna, nelle zone aride e nell’Artico sono le più a rischio.
Come effetto indiretto, le persone a basso reddito in ogni luogo, ma soprattutto nelle aree urbane, saranno a rischio di insicurezza alimentare a causa della perdita di beni e della mancanza di un’adeguata copertura assicurativa.
Ciò può anche portare ad uno slittamento delle vulnerabilità sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli più sviluppati.
Anche i sistemi alimentari saranno condizionati da possibili migrazioni interne e internazionali, conflitti basati sul consumo di risorse e disordini civili innescati dal cambiamento climatico e dai suoi impatti.
L’agricoltura, la gestione forestale e la pesca non solo subiranno gli effetti del cambiamento climatico, ma vi contribuiranno anche attraverso l’emissione di gas serra. Tuttavia, esse detengono anche una parte del rimedio; esse possono contribuire al cambiamento climatico.